Tante persone vorrebbero un piccolo drago come cucciolo; ed è per questo che un drago ha deciso di cambiare il suo aspetto e diventare più piccolo, e così ha realizzato il suo sogno e quello di tante persone. Il suo nome è "Pogona Vitticeps" ma è comunemente conosciuto come Drago Barbuto. E' uno dei sauri più allevati dei nostri tempi ed è anche il più simpatico grazie alla sua caratteristica plica cutanea sul collo (per questo viene chiamato Drago Barbuto). Originario dell'Australia, è un animale desertico, ma non sta sempre sotto al sole, anzi va spesso alla ricerca di un posto fresco all'ombra dove ripararsi, ed è sempre alla cerca di acqua e di cibo. La sua dieta comprende insetti, ma anche verdure e frutta, specialmente in cattività, quando rivela gusti simili ai nostri. Tale drago non si spaventa al contatto con l'uomo, anzi tra il Drago Barbuto e il suo padrone si crea sempre un grande legame. Lo testimoniano molti suoi comportamenti, ad esempio il fatto che è in grado di stare in giardino di giorno e di rientrare in casa durante il crepuscolo. Il prezzo di questi piccoli e teneri sauri dipende molto spesso dai colori, diversi rispetto a quelli che hanno allo stato selvatico in quanto influenzati dall'habitat circostante, per cui molto spesso i potenziali acquirenti non si accontentano di un semplice colore, ma vanno alla ricerca di qualcosa di più raro, come un drago barbuto giallo chiaro con i lati della faccia rosso. Una loro caratteristica molto interessante è che la temperatura dell'ambiente circostante causa il suo cambiamento di sesso ( e non i suoi geni ) prima della schiusa dell' uovo. La scoperta è stata fatta da un team di ricerca guidato da Alex Quinn ( Canberra University in Australia ) , secondo gli studi genetici un' intera covata di Draghi Barbuti che stava studiando e della quale si prendeva cura, doveva produrre esemplari maschi, ma alla fine dell' incubazione nacquero in maggioranza femmine, e di conseguenza Alex Quinn comprese che le elevate temperature, avevano influenzato la formazione degli embrioni, tramutando gli embrioni maschi in embrioni femmine. In base a tale scoperta egli espone una sua tesi piuttosto preoccupante, ovvero, che il surriscaldamento globale possa causare una diminuzione del numero di esemplari maschi e di conseguenza l'estinzione del drago e forse di molti altri rettili
domenica 19 marzo 2017
Pulcino nato dal cellophane
Foto di Edoardo Mantua |
Sembra incredibile, ma è proprio vero! Quello che sto per dirvi non viene da nessun film o fiction di fantascienza; ho scoperto questa cosa da poco e mi sono veramente meravigliato, nonostante sia stato realizzato qualche anno fa. Alcuni studenti giapponesi con l'aiuto del professor Tahara Sensei, hanno preso il ruolo di madre natura su un uovo (fecondo). Lo scopo di ciò era dimostrare che la nascita di un pulcino fosse possibile anche senza il guscio protettivo, potendo così osservare anche visivamente lo sviluppo dell'embrione e la nascita del pulcino. L'esperimento è stato filmato e successivamente mostrato sul mondo virtuale facendo una grande figura. Tornando all'esperimento, per riuscire a far nascere questo piccolo, hanno utilizzato: una tazza trasparente, del cellophane e un'incubatrice. Dopo che tuorlo e albume sono stati sigillati bene col cellophane, teso sulla tazza trasparente, il tutto viene messo nell'incubatrice. Dopo i primi tre giorni, si forma completamente il cuore del pulcino, dopo il 5° il corpo del pulcino si inizia a notare bene bene. Dopo tre settimane, il pulcino appena nato esce fuori dall'embrione; in poche parole tutta l'operazione è durata circa un mese. Questo dimostra che anche il genere umano sa occuparsi delle uova feconde e tramite questa scoperta, molte uova feconde che vengono salvaguardate dalle società ambientalistiche, potranno in futuro avere una gestazione di riserva in caso di rottura del guscio ; così favorendo anche la salvezza delle generazioni future di uccelli, rettili, etc...
venerdì 17 marzo 2017
Sproporzione e bellezza
Chi dice che per essere belli bisogna per forza essere armonici?
A volta si può essere attratti dal fascino della stranezza, ad esempio, avete mai visto un formichiere?
A volta si può essere attratti dal fascino della stranezza, ad esempio, avete mai visto un formichiere?
Abbiamo quattro specie di formichiere, di dimensioni molto diverse: il formichiere gigante può raggiungere i due metri, mentre il formichiere nano ha le dimensioni di uno scoiattolo. Le specie vivono tutte nell' America centrale e l'America del Sud e sembra quasi che le disarmonie di questo grazioso animaletto siano in sintonia con le tragedie di questa parte del mondo in cui vive.
Il suo muso è lungo e rivolto verso il basso, le sue zampe sono corte, tozze e con lunghi artigli, la sua coda è lunghissima, insomma un concentrato di disarmonia, eppure quando lo incontriamo non possiamo fare a meno di osservarlo incantati.
Tutto in questi animali appartenenti all'ordine Pilosa è funzionale. Il muso lungo,infatti, è privo di denti ma è dotato di una lingua velocissima,un vero e proprio martello pneumatico, uncinata e appiccicosa utile ad aspirare le formiche e le termiti,che riesce ad individuare grazie al suo eccellente olfatto. Può ingurgitarne anche 40000 al giorno, che poi digerisce proprio grazie all'acido formico in esse contenuto, in quanto il suo apparato digerente è privo di acido cloridrico.
Le sue zampe corte, tozze e con lunghi artigli gli conferiscono un'andatura buffa ma sono molto utili quando viene raggiunto dai suoi predatori classici, il puma e il giaguaro, in quanto gli permettono di alzarsi sulle zampe posteriori e di tenere a bada l'avversario con i lunghi artigli. I formichieri sono animali poco aggressivi e tendono più a fuggire che ad attaccare tranne che quando viene minacciata la loro prole o non hanno possibilità di scelta.
I lunghi artigli servono anche a scavare il terreno per raggiungere facilmente le sue prede ed aspirarle con facilità.
Nel formichiere nano, infine, la lunga coda è molto utile negli spostamenti da un ramo all'altro degli alberi alla ricerca di insetti di cui cibarsi.
Se vuoi conoscere qualcosa della storia e dei drammi dell'America latina clicca sul link qui sotto.
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giovedì 16 marzo 2017
Parto cesareo anche per le cagnoline
Foto di Edoardo Mantua |
Se una cagnolina in prossimità del parto non si trova nelle condizioni ideali ad affrontare un parto naturale, è meglio rivolgersi ad un veterinario.
Il parto cesareo è consigliato soprattutto nei cani brachicefali (Bulldog, Carlino, Shitzu, Boxer, Pechinese).
La cagnolina ha bisogno di stare tranquilla in quanto lo stress potrebbe procurare complicazioni nel parto.
Ci sono circostanze che richiedono obbligatoriamente questo intervento, come, ad esempio, malformazioni scheletriche e del bacino della cagnolina, mal posizionamento o malformazioni dei cuccioli che stanno per nascere.
I farmaci, che vengono somministrati per il parto cesareo, sono più leggeri rispetto a quelli somministrati per altri interventi. In questo tipo di parto a vole è necessario aspettare un bel po' prima che i cuccioli respirino e, solo dopo che si sono stabilizzati, vengono portati in un luogo caldo.
Alla fine del parto la cagnolina deve essere capace di tenere la testa alta, la sua temperatura corporea deve essere adeguata e le gengive devono essere rosa.
Entro 48 ore dal parto i suoi ormoni si saranno stabilizzati e sarà quindi scongiurato il pericolo che posa assumere comportamenti innaturali,ad esempio non accettare i cuccioli
lunedì 13 marzo 2017
Papaveri e...oche o anatre?
Le papere sono oche o anatre? Paperina è un'oca o un'anatra?
Vediamo di capirci qualcosa.
Vediamo di capirci qualcosa.
Sia le oche che le anatre appartengono all'ordine degli anseriformi e alla famiglia degli anatidi, ma, mentre le anatre appartengono poi a varie sottofamiglie, le oche appartengono alla sottofamiglia delle Anserinae per il loro collo lungo.
A questa famiglia appartengono altri generi di uccelli, tra cui i cigni.
Nelle oche il maschio e la femmina sono uguali, mentre nelle anatre ci sono delle differenze come il colore della livrea e le dimensioni.
La specie più comune, di anatre, che è stata addomesticata e non migra più, è quella del Germano reale, un uccello migratore che vive nelle paludi in America, Asia, Africa e Europa ed è onnivora in quanto si ciba di animali, pesci, insetti, larve, bacche ed erbe acquatiche.
Gli anatroccoli, come tutti gli uccelli dalle zampe palmate, che hanno la funzione di pinne, sanno nuotare dalla nascita, mentre devono imparare dalla loro mamma a procurarsi il cibo, a nascondersi e a volare quando gli saranno spuntate le piume.
L'anatra è un'eccellente ovaiola, infatti può restare in attività fino a cinque anni, però mentre alcune specie depositano poche uova all'anno, altre,come l'anatra kaki di Campbel arrivano a depositarne molte di più.
Le oche, come le anatre, sono uccelli migratori, sono caratterizzate dal collo lungo, le zampe corte e i piedi palmati.
Vengono allevate sin dall'antichità e vennero portate a Roma dalla Germania. a Roma vennero poi usate per l'alimentazione e per le piume, che servivano a fare comodi giacigli.
Ancora oggi vengono allevate per carne, uova e piume.
Ritornando al nostro dubbio originario, le papere sono anserine, papero e papera sono vocaboli che indicano le oche maschio e femmina prima che abbiano raggiunto la maturità sessuale... quindi mettiamoci l'anima in pace...papaveri e oche e Paperina è un'oca.
E, a proposito, compra prodotti belli ma senza piume d'oca, come quelli di cui si parla qui sotto, se vuoi saperne di più, contattami.
Le oche, come le anatre, sono uccelli migratori, sono caratterizzate dal collo lungo, le zampe corte e i piedi palmati.
Vengono allevate sin dall'antichità e vennero portate a Roma dalla Germania. a Roma vennero poi usate per l'alimentazione e per le piume, che servivano a fare comodi giacigli.
Ancora oggi vengono allevate per carne, uova e piume.
Ritornando al nostro dubbio originario, le papere sono anserine, papero e papera sono vocaboli che indicano le oche maschio e femmina prima che abbiano raggiunto la maturità sessuale... quindi mettiamoci l'anima in pace...papaveri e oche e Paperina è un'oca.
E, a proposito, compra prodotti belli ma senza piume d'oca, come quelli di cui si parla qui sotto, se vuoi saperne di più, contattami.
domenica 12 marzo 2017
Divorzio tra cigni
Foto di Domenico Mellone |
La metamorfosi, stigmatizzata nella famosa favola del brutto anatroccolo, a cui va incontro, lo rende simile ad un adepto e quindi sacro, e la sua monogamia lo accosta all'idea più pura di coppia e famiglia.
Proprio per questo vengono confezionate e scelte in varie parti del mondo e nei più svariati materiali molte bomboniere, che rappresentano cigni o coppie di cigni intrecciate in un abbraccio senza fine.
E in realtà la monogamia si osserva abbastanza abitualmente nelle coppie delle varie specie di cigni, (se ne contano circa 150) che non solo restano sempre insieme, ma collaborano nella difesa e nella crescita della prole.
Di conseguenza ha suscitato scalpore la storia di una coppia di cigni minori in UK, precisamente nel parco Wildfowl and Westland Trust di Slimbridge, poiché il maschio Sarindi è tornato dalla migrazione estiva in Russia con una nuova compagna Sarind e anche la sua ex si è presentata con un nuovo partner.
Insomma un divorzio vero e proprio, che ha stimolato ipotesi e molte chiacchiere in quanto non solo la coppia si è divisa, ma entrambi hanno immediatamente cercato un nuovo partner
Forse può aver giocato un ruolo attivo nella crisi di coppia la mancanza di prole, ma non sembra una spiegazione del tutto esaustiva, in quanto questa specie di cigni resta insieme parecchi anni prima di poter creare una stabilità di coppia sufficiente ad avere figli.
Possiamo parlare di incompatibilità di carattere o di attrazione fatale verso un altro o un'altra? Non lo sapremo probabilmente mai, ma questi cigni ci sembrano sempre più umani.
E, a proposito, salviamo le oche e compriamo piumini imbottiti con altri materiali, come quelli bellissimi della collezione primaverile Save the duck. Se vuoi conoscere meglio questi prodotti, clicca sul link qui sotto
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