domenica 19 febbraio 2017

Lo squalo: un predatore sempre più predato 🦈

Foto di Francesco Toscano
Lo squalo è un animale antichissimo, i fossili più antichi risalgono a 400 milioni di anni fa e già da 100 milioni di anni ha raggiunto il massimo della sua evoluzione.
Sue particolarità sono lo scheletro cartilagineo, diverso da quello osseo dei pesci comuni, e l'assenza della vescica natatoria, la cui funzione di galleggiamento è svolta dal fegato estremamente pesante.
Si conoscono circa 450 specie di squali 🦈: il più grande è lo squalo balena, che può arrivare alla lunghezza di 18 metri, il più piccolo è, invece il gattuccio pigmeo di appena 24 cm.
Nel mar Mediterraneo sono presenti varie specie come lo squalo grigio, la verdesca e lo squalo bianco, lo squalo volpe, lo squalo martello.
Sono pesci predatori, che si nutrono soprattutto di mammiferi marini, crostacei e molluschi 🦐, solo alcune specie, come lo squalo elefante e lo squalo balena 🐳 , si nutrono di plancton.
Foto di Francesco Toscano
Dopo il film di Spielberg del 1975 è cresciuta la fobia nei confronti degli squali, ma a torto, come afferma il dottor De Maddalena, che in Sudafrica si occupa di studiarli, infatti l'uomo non è la loro preda preferita. Gli attacchi sono aumentati perché sono aumentati i bagnanti, i sub e i surfisti, in particolare le aggressioni a questi ultimi 🏄 son dovute al fatto che gli squali li confondono con mammiferi marini.
Sono gli squali le vere vittime, della pratica barbarica del " finning", che consiste nel taglio della pinna, per poi ributtare in mare la preda mutilata e di un massacro che sta portando all'estinzione di alcune specie.
Nonostante gli squali siano i predatori più temuti, sono gli uomini i veri carnefici. Ogni anno vengono uccisi dai 30 a 70 milioni di squali eppure nel nostro immaginario è l'uomo inerme ad essere aggredito senza motivo. (http://www.paesitropicali.com/)

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